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Apertura mercati: errori comuni

Le PMI desiderose di sfidare il mercato americano, si trovano ad affrontare un percorso insidioso, poiché generalmente prive di conoscenze, mentalità e risorse adeguate. A differenza infatti delle grandi aziende che, grazie alla disponibilità finanziaria, sono in grado di ricorrere ad acquisizioni o ad investimenti green field per entrare in mercati nuovi in modo veloce ed efficace, le PMI devono spesso distrarre risorse tecnico-economiche necessarie alla copertura dei mercati tradizionali rischiando cosi' il collasso.
La sfida per queste PMI è riuscire nell’internazionalizzazione con il minimo impiego di risorse, garantendo al contempo la governabilità della variabile temporale.
Studiando le differenze che intercorrono tra PMI e grandi imprese nei processi di internazionalizzazione, si sono evidenziate le principali abitudini che contraddistinguono l’approccio delle prime:

  • Azioni per tentativi
  • Timore per gli alti rischi legali
  • Incapacità di gestire contemporaneamente le attività; tradizionali e nuove strategie di internazionalizzazione;
  • Scarsa reattività agli stimoli del mercato
  • Incapacità di gestire in modo efficiente tempi e distanze.

Si evidenzia che il metodo tradizionale delle PMI nell’internazionalizzarsi sia carente di organicità, sistemicità e lungimiranza.
Si è quindi notato come un gran numero di queste che approccia il mercato americano in modo organizzato, vada incontro, sistematicamente, ad un processo che impiega sempre più risorse rispetto a quelle pianificate e ad un periodo troppo lungo di fabbisogno finanziario netto positivo. Per di più, questo periodo di fabbisogno finanziario positivo è difficilmente stimabile nella quantità e nella durata, in quanto è spesso determinato dal sopraggiungere di elementi ignoti al momento della decisione di internazionalizzarsi. Accade sovente quindi che vengano posticipati i ricavi o che i costi risultino costantemente superiori ai budget, divenendo così difficilmente sostenibile per una PMI la copertura di tutte le spese o dei mancati ricavi non pianificati.

Gli ostacoli sono quindi presenti, frequenti e fisiologici all’iniziativa, ma la gran parte di essi è senz’altro imputabile all’assenza di esperienza su un mercato così grande e complesso.
Nonostante queste difficoltà basilari, le PMI non possono prescindere dal guardare al mercato americano all’interno delle loro scelte strategiche di crescita, perchè, come ampiamente dimostrato dai recenti studi degli enti per il commercio internazionale, sono dotate di enormi potenzialità esprimibili in questo contesto.